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Credito d'imposta per gli investimenti effettuati nella ZES unica Mezzogiorno, introdotto dalla legge di bilancio 2024. Sintesi.
Cosa prevede il credito d'imposta:
- Stanziamento di 1,8 miliardi di euro per l'anno 2024.
- Credito di imposta per le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali, terreni e immobili strumentali nelle ZES del Mezzogiorno.
- Limite minimo di investimento di 200.000 euro.
- Massimali del credito di imposta:
- 15% per Abruzzo.
- 30% per Molise, Basilicata e Sardegna.
- 40% per Campania, Puglia, Calabria e Sicilia.
- Aumenti del 10% per le medie imprese e del 20% per le piccole.
- Sono esclusi i settori siderurgico, carbonifero, della lignite, dei trasporti, dell'energia, della banda larga, creditizio, finanziario e assicurativo.
Come funziona il credito d'imposta:
- Le imprese devono presentare una domanda per ottenere il credito d'imposta.
- Il credito d'imposta è utilizzabile in compensazione e non è soggetto al limite di 250.000 euro.
- Le imprese devono mantenere la loro attività nelle ZES per almeno 5 anni dopo il completamento dell'investimento.
Critiche:
- Il decreto attuativo per il credito d'imposta non è stato ancora emanato, nonostante la scadenza del 30 dicembre 2023.
- Il termine per gli investimenti è il 15 novembre 2024, il che rende difficoltoso l'utilizzo del credito d'imposta.
- Il limite minimo di investimento di 200.000 euro esclude le piccole attività.
Conclusione:
- Il credito d'imposta è una misura importante per incentivare gli investimenti nelle ZES del Mezzogiorno.
- Tuttavia, la mancata emanazione del decreto attuativo e il breve termine per gli investimenti ne limitano l'efficacia.